foto:cds |
Vincere convincendo dovrebbe essere uno dei principi cardini per un allenatore.
Non lo è evidentemente per Luciano Spalletti, che per fortuna sua vince la quarta partita di fila, la terza in campionato, senza però convincere.
Per carità portare in cascina tre punti ogni qualvolta si scende in campo è cosa buona e giusta, sarebbe più opportuno però aggiungere anche il bel gioco.
L’Inter purtroppo non riesce ad avere un meccanismo di gioco che possa essere fluido e veloce. Al contrario è lento e compassato frutto di giocate individuali e continui cross per Icardi oppure Martinez come contro il Cagliari.
La tifoseria è contenta dei risultati ottenuti nelle ultime partite, avrebbero però voglia di vedere anche un’Inter padrona del campo attraverso il gioco.
I giocatori dovrebbero sapere cosa fare in qualsiasi circostanza di gioco. Tenere in mente come comportarsi durante le varie fasi di gioco non sembra nel Dna di quest’Inter, che purtroppo soffre di individualismo e di continue quasi esclusive giocate laterali.
Il calcio è fatto anche di verticalità, parola che nell’ambiente nerazzurro non si conosce molto. Forse Spalletti non ha in rosa un centrocampista alla Modric, giusto per intenderci, però ha gente come Brozovic che esce dalla stessa scuola croata del giocatore del Real Madrid.
Un discorso di giocare più in verticale si potrebbe fare, più che altro per interrompere la monotonia delle fasce laterali, per non dare modo agli avversari di essere prevedibili e scontati.
Le direttive per giocare più sulla linea verticale devono partire dal mister di Certaldo, senza i suoi impulsi i giocatori continueranno in questa direzione. La natura dei nerazzurri, dovuta alle caratteristiche della rosa, è fatta per le fasce laterali, caratteristica però che non deve diventare l’unica arma vincente.
Avere in dotazione solo il gioco all’estremità del campo non permette di poter diversificare gli attacchi, quando poi trovi squadre come il Parma, che anticipano le giocate perché si è prevedibili ecco che può succedere di pareggiare o addirittura perdere.
Io da tifoso nerazzurro mi aspetto un’Inter più completa, assoluta, incondizionata dalle fasce laterali. In breve un’Inter dal tono più totale del gioco.
La partita contro il Cagliari ha visto splendere per fortuna i due nuovi acquisti della società: Martinez che ha segnato la prima rete con un’impetuosa girata di testa tra due difensori sardi e Politano che ha trafitto Cragno con un sinistro chirurgico e potente.
fonte:GianMarcodegiorgi
0 commenti:
Posta un commento